
Nasce ‘Fare Tevere’ per riqualificazione fiume attraverso fundraising
Weekend ‘fiumarolo’ per il Circolo Canottieri Lazio.
La processione della Madonna Fiumarola di domenica 26 luglio, infatti, ha segnato la conclusione di un fine settimana che ha visto il Circolo Canottieri Lazio ancora una volta in prima linea nell’impegno per la riqualificazione del Tevere.
Il tema, infatti, è stato anche al centro di un convegno promosso venerdì 24 luglio dal Sodalizio insieme all’Associazione Amici del Tevere e al Consorzio Tiberina, con la partecipazione dell’Autorità di bacino del fiume Tevere, della Regione Lazio e di Roma Capitale, oltre all’Associazione dei Circoli storici di Roma. Nell’occasione, il presidente di Amici del Tevere e Consorzio Tiberina, Giuseppe Maria Amendola, ha annunciato i primi risultati del fundraising lanciato per il decoro e la riqualificazione del Tevere e la nascita di ‘Fare Tevere’, come ulteriore evoluzione dell’Associazione: un progetto di raccolta fondi finalizzato a sicurezza, decoro, accessibilità, fruizione, servizi sul Tevere.
“Credo che in un processo del genere – spiega Raffaele Condemi, presidente del Circolo Canottieri Lazio – i Circoli storici non possano e non vogliano tirarsi indietro, visto che da sempre si occupano della cura del Tevere. Più volte abbiamo dimostrato l’interesse per lo stato del fiume anche al di fuori dei nostri confini di concessione, come nella recente iniziativa di Ri-Circolo, insieme ad Anci, Ancitel Energia & Ambiente, Ama, Ardis, Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina. Questi ultimi hanno già messo insieme vari donatori, e credo riusciranno a fare grandi cose. Come Canottieri Lazio abbiamo già ospitato la costituzione del Comitato promotore civico per il contratto di fiume del Tevere nell’area urbana di Roma, su cui successivamente la giunta capitolina si è formalmente impegnata, con una memoria a febbraio, a costituire un Osservatorio. Di questo non abbiamo avuto più notizia, ma, pur con tutte le difficoltà del momento della città, da parte nostra non si può certo rallentare l’azione, anche perché autunno e inverno si avvicinano, e la natura non sta certo ad aspettarci”.